Domande frequenti
Spesso ci si chiede cosa sia esattamente l’osteopatia, soprattutto se possa aiutare a risolvere o ad arginare i propri problemi, che manifestano un disequilibrio nel corpo sotto diverse forme e sintomi. Per capire come e quando intervenire, questa piccola guida in forma di Q&A cerca di riassumere e di colmare i principali dubbi e quesiti.
Cos’è l’osteopatia?
L’osteopatia è una terapia manuale incentrata sull’ascolto del corpo nella sua totalità. Attraverso un’attenta anamnesi, si analizza il sintomo per cercarne le cause scatenanti e successivamente per intervenire su di esse attraverso specifici trattamenti manipolativi volti a riequilibrare l’organismo a scopo curativo ma soprattutto preventivo. Il trattamento osteopatico è indicato per tutte le fasce di età. Approfondisci metodologia e tecniche delle sedute…
A quali professionisti ci si può rivolgere in caso vi siano parti del corpo dolenti?
In caso di dolore, c’è differenza tra Massoterapia, Fisioterapia, Osteopatia… gli specialisti in questi ambiti sono:
● MASSOFISIOTERAPISTA: Operatore con diploma professionale, esperto nella pratica del massaggio e delle terapie fisiche strumentali con l’applicazione di apparecchiature medicali, principalmente a scopo antalgico. Possiede qualche competenza anche in ambito riabilitativo.
● FISIOTERAPISTA: professionista laureato, esperto e competente sia nella riabilitazione che nella pratica del massaggio e delle terapie fisiche strumentali. Questa figura accorpa e sostituisce i pregressi titoli di Massofisioterapista e Terapista della Riabilitazione.
● FISIATRA: medico laureato e specializzato in fisioterapia. Valuta il paziente che necessita di interventi riabilitativi e ne prescrive le relative terapie, che saranno messe in atto dal Fisioterapista, nonché eventuali ausili e ortesi.
● CHIROPRATICO: in attesa dell’attuazione della legge 3/2018, che ne riconosce la figura nel campo della medicina ufficiale, è un professionista esperto nel trattamento del sistema neuro-muscolo-scheletrico, per lo più formatosi in scuole estere (non ancora presenti in Italia). Utilizza manipolazioni soprattutto sulla colonna vertebrale, a cui riconduce l’origine della maggior parte dei disturbi, in quanto origine di tutte le innervazioni, e predilige tecniche manipolative veloci e a impulso.
● OSTEOPATA: ugualmente in attesa di riconoscimento totale da parte della medicina ufficiale (Legge 3/2018) e dell’attivazione di corsi di laurea specifici, si è diplomato presso scuole private. Tratta l’intero organismo mediante manipolazioni, con la peculiarità di poter trattare in maniera integrata anche il cranio e i visceri.
● OMEOPATA: medico che adotta un metodo di cura tramite medicinali a dosi estremamente diluite.
● RIFLESSOLOGO PLANTARE: operatore con corso professionale nell’ambito della riflessologia plantare, non riconosciuto quale figura sanitaria.
L’osteopatia manipola e cura solo le ossa?
La risposta è no. Si pensa in primis alle ossa perché il sistema muscolo scheletrico è sovente oggetto di sofferenza in quanto costituisce il nostro “vestito”. Esso, quindi, subisce sia l’impatto degli agenti stressogeni esterni (variazioni climatiche, attività lavorative e sportive, ecc.) che degli agenti interni (problematiche di natura organica e psico/emozionale). Proprio perché il sistema muscolo-scheletrico agisce da interfaccia tra mondo esterno e mondo interno, non sempre è affetto da cause proprie, bensì da qualcosa che talvolta le palesa su di esso. L’osteopatia è fondamentale rispetto a questo modo di funzionare del nostro corpo, in quanto valuta più apparati e tratta anche strutture interne come visceri, tensioni del sistema meningeo, alterazioni fluidiche… che sono, in alcuni casi, la vera causa del problema. Scopri tutti i campi di applicazione…
Che cosa valuta l’osteopata quando mi visita?
Per fare una corretta diagnosi, l’osteopata incrocia necessariamente la valutazione di tre macro-ambiti definiti: “Strutturale” (sistema muscolo-scheletrico); “Viscerale” (organi interni) e “Cranio-sacrale” (strutture ossee, meningee ed organi presenti nel cranio, associati alla mobilità sacrale perché in continuità con il cranio mediante delle inserzioni meningee).
È doloroso sottoporsi a una seduta di osteopatia?
Capita spesso di ricorrere all’osteopata solo in una fase molto estrema – se non addirittura cronica – del dolore, per timore di provarne ancora di più durante o dopo il trattamento osteopatico. In realtà, ci sono svariati approcci alla pratica osteopatica e soprattutto non vi sono soltanto tecniche energiche, come spesso si pensa erroneamente. Infatti, sono svariate le tipologie di tecniche che possono essere usate dall’operatore: dalle molto leggere alle più impegnative nell’utilizzo delle forze in gioco. L’intento dell’osteopatia è di ridare libertà a strutture e a tessuti che l’hanno persa, non certo quello di indurre ulteriore dolore al paziente. Tuttavia, poiché i trattamenti osteopatici spesso inducono importanti modificazioni del corpo, nei primi giorni successivi al trattamento, si può percepire un iniziale acuirsi dei sintomi dovuti alla difficoltà di riorganizzazione imposta al sistema. A questa fase, dovrà però seguire un miglioramento della patologia di partenza. Leggi di più sul mio approccio all’osteopatia…
L’osteopata esegue delle manipolazioni specifiche?
L’osteopata modella il proprio intervento tenendo conto sia delle necessità di trattamento del singolo paziente che delle sue preferenze e migliori abilità tecniche di terapeuta. In particolare, la mia filosofia abbraccia un’idea e una pratica di « osteopatia soft », con manipolazioni e interventi il meno aggressivi possibile. Leggi di più sul mio approccio all’osteopatia…
Come può aiutarmi l’osteopatia?
Sicuramente un osteopata può valutare, trattare e persino servire a prevenire squilibri e disfunzioni corporee di vario genere. Queste ultime, quando sono gravose o se protratte a lungo, portano dolore. Strutturando un percorso di terapia con un osteopata, si può alleviare o arrivare ad eliminare il dolore attraverso la ricerca di:
- mobilità di tessuti e di articolazioni, per migliorarne la vascolarizzazione e il corretto funzionamento delle sue strutture nervose;
- elasticità di tessuti connettivi, che di fatto si traduce in migliore metabolismo e vitalità/salute.
Quando rivolgersi a un osteopata?
È frequente rivolgersi a un osteopata se si soffre di lombalgia, cervicalgie, colpi di frusta, problemi posturali, tensioni muscolari, anche in caso di infortuni o di stili di vita scorretti che portano a posture viziate. Se è vero che queste sono le motivazioni più frequenti che possono far pensare ad un intervento osteopatico, molte altre però possono essere le possibilità di azione benefica. La pratica osteopatica è terapeutica anche per molti altri disturbi come insonnia, difficoltà digestiva, problemi circolatori o nervosi… Oggi, si dà molta importanza all’osteopatia anche come modalità terapeutica preventiva, sia in caso di patologie croniche (al fine di ridurre gli episodi di riacutizzazione) che in campo sportivo e pediatrico. Non vi è limite di età: donne in cinta, neonati, bambini, ragazzi, adulti e anziani, tutti possono intraprendere un percorso terapeutico preventivo o curativo. Dopo avere scelto il proprio osteopata d fiducia, tutti possono beneficiare degli effetti della terapia sul proprio corpo.
Che cosa cura e può trattare l’osteopatia?
Ecco qui una lista pratica dei principali disturbi che l’osteopata può trattare:
● Cefalee prevalentemente muscolotensive;
● Sciatica;
● Cervicalgia;
● Lombalgia;
● Gonalgia (dolore al ginocchio) e infortuni;
● Problemi discali;
● Vertigini e otiti;
● Artrosi (ginocchia, anca, spalla e colonna) per migliorare il movimento e ridurre il dolore;
● Dolore all’anca (es. Pubalgie);
● Disfunzioni ATM (Articolazione Temporo Mandibolare);
● Infortuni sportivi;
● Dolore alla spalla, sublussazione, problemi alla cuffia dei rotatori, impigment;
● Scoliosi;
● Fascite plantare, dolore caviglie, piedi;
● Situazioni post chirurgiche;
● Dolori posturali;
● Reflusso;
● Stitichezza;
● Affiancamento al percorso di gravidanza e preparazione al parto;
● Problemi post parto su madre e neonato;
● Valutazione e trattamento neonati e bambini per coliti, torcicollo, rigurgiti, difetti posturali, difficoltà di suzione e deglutizione, disturbi del linguaggio e del sonno, disturbi respiratori, plagiocefalie posizionali…
Per la panoramica completa dei campi di applicazione, leggi qui…
L’osteopatia è adatta ai bambini?
L’osteopatia può intervenire su tutte le fasce d’età: dalla gravidanza, alla nascita (anche per nati prematuri) fino ai primi anni di vita e in età adulta. In particolare, può intervenire per alleviare i disturbi tipici della gravidanza, come reflusso e mal di schiena, ma anche i disturbi pediatrici tra i più comuni (otiti, dolori addominali, coliche, problemi digestivi). così come i meno frequenti (plagiocefalia, dislessia, etc.).
Gli osteopati fanno l’anamnesi?
Certamente. Ogni prima seduta osteopatica si apre con un’attenta anamnesi per la raccolta dei dati clinici, finalizzata a raccogliere una serie di informazioni sul quadro del paziente e a trarre informazioni su antecedenti e stile di vita. Scopri come si strutturano le mie sedute…
Come avviene un trattamento osteopatico?
Dopo l’anamnesi iniziale, l’osteopata procede con un esame obiettivo per comprendere la causa del disturbo e, in seguito, un esame di tipo osteopatico per mettere in relazione i diversi sistemi del corpo. Entrambi servono a impostare il corretto trattamento, che potrà risolversi in una seduta oppure continuare con delle sedute successive, su indicazione dell’osteopata.
Cosa vuol dire manipolare?
Significa trattare con le mani un tessuto osseo, muscolare o viscerale con un approccio molto dolce e leggero, e comunque sempre rispettoso dei tessuti. L’osteopata ricerca le zone più rigide che possono anche essere dolenti e mira a “liberarle” e a ristabilire la mobilità attraverso vari metodi, offrendo al paziente una sensazione di leggerezza e di immediato benessere protratto nel tempo. L’uso delle mani tra gli elementi distintivi dell’osteopatia…
L’osteopatia necessita di radiografie e/o di esami diagnostici?
Esami di questo tipo sono sicuramente uno strumento in più utile all’osteopata, anche per una diagnosi di esclusione.
L’osteopata prescrive farmaci?
Assolutamente no, sia per legge che per vocazione. Lo stesso fondatore dell’osteopatia Andrew Taylor Still ha dato vita a una disciplina terapeutica che non si fondasse sugli stessi principi della medicina ufficiale. Sulla base della sua filosofia metodologica manipolativa (utile sia per la diagnosi che per la terapia), l’osteopatia utilizza le mani come unico mezzo di trattamento. Scopri di più sulla storia dell’osteopatia…
L’osteopatia è regolamentata in Italia?
Sì, è stata approvata a gennaio 2018 la legge n.3 – entrata in vigore il 15 febbraio 2018, che riconosce l’osteopatia come professione sanitaria. Ad oggi, si attendono i decreti attuativi della legge, che andranno a definire l’ambito di attività e le funzioni caratterizzanti la professione osteopatica, i criteri di valutazione dell’esperienza professionale nonché i criteri per il riconoscimento dei titoli equipollenti e, infine, la definizione dei relativi ordinamenti didattici della formazione universitaria.